L’approccio sostenibile di Andrea Palladio

L’approccio sostenibile di Andrea Palladio

L’approccio sostenibile di Andrea Palladio

Villa di Maser e l’approccio sostenibile di Andrea Palladio 

 “Non è possibile fare alcuna opera buona
se non si tiene conto della natura del luogo e delle sue condizioni”

Andrea Palladio
I Quattro Libri dell'Architettura

 

Andrea Palladio si distingue tra l’altro per la capacità di mettere il suo ingegno al servizio dell’ambiente e del contesto naturale nel quale era chiamato a progettare. Questo approccio ha fatto di Palladio uno degli architetti di riferimento: è stato capace di rivoluzionare l'arte edificatoria con eleganza e rispetto per il passato.
Il suo genio risiede proprio nella capacità di integrare le sue opere nell'ambiente naturale, creando una "rivoluzione gentile" che ha trasformato il paesaggio veneto senza traumi, ma con garbo e profondità.

Villa di Maser - storica

L’architettura palladiana

In un’analisi essenziale dell’architettura di Andrea Palladio potremmo sottolineare tre chiavi di lettura:

1. Lo spazio integrato

La prima chiave di lettura dell’architettura di Palladio è l'unità delle parti con il tutto.
Questo concetto si manifesta attraverso la simmetria, la proporzione, la gerarchizzazione e il biomorfismo degli edifici palladiani.
Palladio stesso sosteneva che un edificio deve essere caratterizzato da “razionalità di struttura e funzionalità di disposizione” per rispettare la naturalezza dell’abitare.
Questo principio di unità architettonica è evidente in tutte le sue opere, dove ogni elemento è in armonia con l'insieme, e rispetta il contesto in cui è inserito.

2. Relazione con l'ambiente

La seconda chiave di lettura è la relazione delle dimore palladiane con l’ambiente circostante, la città e il cosmo o genius loci.
Le opere di Palladio sono in costante dialogo con la realtà naturale e umana circostante.
Questa integrazione si riflette nel coordinamento delle parti tra loro e in rapporto al tutto, rendendo ogni costruzione un tutt'uno con il paesaggio.

3. Funzionalità del progetto

La terza chiave è la funzionalità del progetto.
Le ville palladiane servivano principalmente a tre scopi: agricolo, casa di villeggiatura e rappresentanza.
Villa di Maser, ad esempio, è progettata per essere un luogo di abitazione per una famiglia e ha la funzione di azienda agricola.
Questa attenzione alle esigenze pratiche è una dimostrazione concreta dell'umanesimo che caratterizzava la cultura di Palladio.

Le ville dovevano rispondere alle necessità della committenza, che fossero di rappresentanza, di ozio culturale o di lavoro agricolo.

Palladio riusciva a nascondere una grande semplicità, dettata da necessità economiche, dietro un aspetto di magnificenza delle sue ville, nonostante esse fossero realizzate con materiali semplici ed economici.
Le ville palladiane erano costruite per lo più in muratura grezza di mattoni, rivestita da un intonaco a stucco, e perfino le colonne erano per la maggior parte in mattoni.
L’uso della pietra lavorata era ristretto ai particolari più rifiniti, come le basi e i capitelli delle colonne e le cornici delle finestre.

 

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Gli altri interventi

Gli altri interventi sul Progetto di restauro e valorizzazione del giardino di Villa di Maser a Maser riguardano il restauro del ninfeo, il restauro degli spazi verdi, il refitting e risistemazione della scuderia e il restauro delle serre.

La Villa di Maser è Patrimonio dell'Umanità UNESCO

Il Progetto viene realizzato grazie ai fondi dell’Unione Europea, Next Generation EU.